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- Scritto da redazione
- Categoria: Cronaca
- Pubblicato: 11 Marzo 2022
- Visite: 131
CALABRIA, 11 MAR. - Ci potrebbe essere l’ombra della ‘ndrangheta dietro il maxi carico di cocaina intercettato e sequestrato oggi nel porto di Livorno, scalo ormai sempre più “utilizzato” dalla criminalità calabrese per farvi transitare consistenti partite di droga.
Lo stupefacente, esattamente 140 panetti per 158 chili di polvere bianca purissima, una volta tagliato avrebbe consentito di ricavare circa 474 mila dosi, per un valore sulle piazze di spaccio di oltre 40 milioni di euro.
A fare la scoperta la Guardia di Finanza di Livorno e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli locale. Coordinati dalla Procura del capoluogo toscano, i militari hanno analizzato i manifesti di carico delle navi mercantili provenienti da tratte ritenute a rischio.
Un monitoraggio che ha tenuto conto degli scali di partenza delle navi, ma anche delle categorie di merci traportate, come ad esempio la frutta, oltre che la tipologia di container utilizzati.
Sono stati così selezionati e bloccati, per essere sottoposti a verifiche, 20 contenitori presenti a bordo di una nave mercantile attraccata nel porto labronico e che aveva fatto scalo a Malta.
Dai controlli preliminari non sono emerse per ed immediatamente delle criticità; successivamente, invece, il personale antifrode delle Dogane e i finanzieri hanno passato al setaccio alcuni pallet di merce e, a seguire, hanno esaminato la struttura dei container che, come per quelli frigo, si prestano a particolari metodi di contaminazione e occultamento di stupefacenti.
In questo caso i trafficanti sono stati molto furbi, ideando un ingegnoso metodo per nascondere la droga: è stato difatti utilizzato un doppiofondo ricavato sul tetto del container.
L’ispezione di uno di questi ha infatti destato interesse poiché la struttura del tetto in metallo presentava delle zone vuote, ovvero spazi privi del tipico materiale termo-isolante.
A quel punto, è stato richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco di Livorno che hanno dissaldato parte del soffitto del container, consentendo alle Fiamme Gialle e ai funzionari delle Dogane di estrarre e recuperare la cocaina.
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