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- Scritto da redazione
- Categoria: Cronaca
- Pubblicato: 17 Giugno 2022
- Visite: 235
VIBO VALENTIA, 17 GIU - Ammonta a circa 230 mila euro il valore complessivo dei beni che la Guardia di Finanza ha sequestrato ad un dirigente pubblico vibonese che è stato denunciato insieme ad altri due funzionari.
Secondo le indagini - eseguite dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria delle fiamme gialle col coordinamento della Procura cittadina - vi sarebbero state delle presunte irregolarità su una convenzione stipulata quattro anni fa, ovvero il 29 maggio del 2018, tra due pubbliche amministrazioni vibonesi, a seguito della quale un dirigente assunse un incarico temporaneo presso la Camera di Commercio contemporaneamente a quello che già ricopriva in un altro Ente.
Per gli inquirenti, dunque, la convenzione sarebbe stata illegittima in quanto in contrasto con quanto prevede la legge in relazione agli accorpamenti delle Cciaa che vieta l’assunzione di personale o l’affidamento di incarichi di qualsiasi tipo, così come un’altra norma che stabilisce che il segretario generale, su designazione della giunta, sia nominato dal Ministro dell'industria “tra gli iscritti in un apposito elenco”.
Pertanto l’ipotesi di reato contestata ai sottoscrittori della convenzione è quella di abuso d’ufficio in concorso con il dirigente, al quale - per gli anni dal 2018 al 2020 - si sarebbe così procurato un guadagno, appunto, di oltre 230 mila euro che per le fiamme gialle sarebbe stato “illecito”
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