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Reggio Calabria. Vincenzo Idone è un giovane avvocato che otto giorni fa ha avuto un incidente stradale mentre era alla guida della sua automobile ed è stato ricoverato in coma nella Rianimazione dell’Azienda Ospedaliera.

 

Le sue condizioni cliniche sono apparse drammatiche fin da subito e per otto giorni è stato tentato tutto il possibile per non farlo morire. In questi giorni di ricovero abbiamo capito che Vincenzo era un ragazzo “speciale”, l’abbiamo capito dalle tantissime persone amiche che si interessavano ed erano preoccupate per le sue condizioni di salute e sopratutto stavano vicini ai suoi anziani e dignitosi genitori che trepidavano fuori dalla porta della Rianimazione pregando e sperando che avvenisse un miracolo. Il miracolo da loro sperato non è avvenuto, Vincenzo è morto, ma i suoi genitori, con il loro cuore, grande quanto lo strazio per la perdita del loro unico figlio, hanno fatto sì che se ne realizzasse un altro dando il consenso alla donazione degli organi. Questo atto d’amore ha consentito, attraverso un sistema organizzato e funzionante che ha coinvolto decine di medici ed infermieri, l’effettuazione del prelievo: il cuore ed il fegato di Vincenzo sono andati a Palermo i reni saranno trapiantati oggi nel nostro ospedale a due cittadini calabresi da anni in dialisi. Grazie papà Filippo e mamma Giuseppina, grazie per il vostro grande cuore e la vostra dignità nel momento più difficile della vostra vita da parte di tutti noi medici ed infermieri della Rianimazione e grazie soprattutto da parte dei cinque giovani a cui oggi il vostro Vincenzo, attraverso voi, ha fatto il dono più grande: la vita.

Dottoressa  Italia Albanese- Coordinatore trapianti azionda ospedaliera di Reggio Calabria