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Se c’è un processo che prima il vecchio Messenger e successivamente Facebook hanno incrementato è quello della frammentazione del senso nell’arte. Le bacheche delle persone, tra link, foto, video e note, sono piene di frammenti. Frammenti di vita, frammenti di poesie, frammenti di canzoni.

Questa nuova tendenza pratica si riflette così anche nel mondo della teoria: film, romanzi, canzoni, sono costruiti oggi col metodo dell’aforisma, ossia, più che nell’interezza dell’opera il senso si trova nelle parti, che possono essere estratte come fossero pezzi di Lego e usate singolarmente sottoforma di citazione, mantenendo il loro nucleo di senso. In questa visione di frantumazione rientra anche il nostro trio. Anzi noi andiamo addirittura oltre la frantumazione del testo! Noi frantumiamo noi stessi! (e anche un’altra cosa che qua non possiamo scrivere). Mi ritrovo infatti questa volta, per via di problemi personali, a fare l’intervista da solo; e dovendo mantenere il senso della parola “trio”, nonostante la frantumazione temporanea del gruppo, ho rintracciato sul posto due nuovi sostituti momentanei: la fotografa Federica Armeni autrice delle foto che accompagnano l’articolo e il mio angelo custode, di cui non ricordo il nome in quanto da circa 16 anni non ci parliamo più. Con questa formazione improvvisata abbiamo intervistato Carmelo Rogolino, neo-psicologo e giovane scrittore di Bovalino, autore del romanzo “33”:

  • Cos’è “33”?

  • 33 è un libro di ribellione interiore contro le pressioni della società. Tratta di una ragazza, Alice, che non essendo accettata dal ragazzo di cui è innamorata per via di un po’ di pancia in più, decide di iniziare una dieta ferrea per arrivare al peso ideale di 33 chili e che invece la porterà sulla strada dell’anoressia.

  • Una Alice anoressica? Ma se Alice inseguiva i conigli bianchi?!

  • Ed evidentemente non riusciva mai prenderli e non mangiava mai!

  • Il titolo del libro è un omaggio ai trentini che entrarono a Trento oppure un dispetto a qualche amico che parla con la R moscia?

  • Probabilmente un dispetto inconscio, in quanto non era quella la mia intenzione cosciente! In ogni caso il numero trentatré è un numero che ho scelto perché pieno di simbologia. Trentatrè infatti sono anche le pagine del romanzo.

  • Appunto. Il tuo è un romanzo breve, brevissimo. Perché? Ti sei reso conto subito che faceva cagare?

  • Certo! Anzi è fatto apposta per far cagare così con le mie parole posso essere d’aiuto anche alle persone stitiche oltre che a quelle anoressiche. Ritornando seri posso dire che in effetti è un libro che si riesce a leggere anche in un ora. Ho preferito usare poche parole ma dense di significato. Per esempio un intero capitolo è formato da sole due parole, “DEVI SPERARE”, che da sole aprono al lettore un immenso spazio di riflessione. Ci sono libri lunghissimi che non riescono a trasmettere niente e libri brevissimi ricchi di contenuti.

  • Però la frammentazione del testo, la semplicità di accesso e la facilità di lettura non rischiano di rendere la lettura un puro fatto edonistico? Senza dover faticare per raggiungere la conoscenza non si rischia di rendere la conoscenza stessa superficiale?

  • Può darsi. Però esistono libri di 500 pagine che non riescono a trasmettere niente. Sono pesanti e noiosi. I romanzi invece devono essere scorrevoli e trasmettere chiaramente le idee che contengono.

  • Tu ti sei laureato da poco in psicologia. Pensi che l’ambiente scientifico delle nuove neuroscienze e l’ambiente letterario classico possano convivere o sono due cose opposte.

  • Io penso che tutto sia importante. Perciò la scienza e la letteratura possono essere assimilabili. A me in fondo piace scrivere.

  • Hai qualche autore preferito?

  • Così su due piedi ti direi tre nomi: Giacomo Leopardi, Dario Fo e Melissa P.

  • Invece in una scala da uno a dieci quanto pensi sia importante oggi internet per uno scrittore?

  • Io gli darei un bel 7. Internet è importante, anche se non fondamentale. Io per esempio ho visitato molte pagine scritte da ragazze anoressiche che raccontavano le loro storie, i loro problemi e i loro pensieri. Tutto questo materiale mi è stato utilissimo per immedesimarmi nel personaggio. Inoltre internet è stato importantissimo nella ricerca di una casa editrice che accettasse il mio lavoro. Trovare le informazioni su internet rende tutto molto più facile, anche se fondamentalmente le stesse informazioni sarebbero accessibili anche senza questo strumento.

  • La ragazza del racconto, per venire accettata, finisce per diventare anoressica. Questo significa che l’anoressia è un problema sociale?

  • L’anoressia è innanzitutto un problema che esiste, che va affrontato e che deve essere conosciuto. Non si esaurisce soltanto nel sociale ma riguarda anche il mondo personale del soggetto. L’anoressia va combattuta.

  • Perciò adesso mi offrirai un panino?

  • Pure due!

  • Pensi che sia più importante essere belli dentro o essere belli fuori?

  • Sarei un’ipocrita a dire che la bellezza esteriore non conta. L’aspetto esteriore, soprattutto nella società odierna, è molto importante; d’altro canto però la bellezza interiore non è qualcosa di importante ma di fondamentale!

  • Questo vale anche per le scoregge?

  • Certo! Meglio fuori che dentro! Sono sintomo di salute!

Come dimostra l’esperienza di Carmelo, che si avvia lungo la strada della carriera letteraria, la scienza (psicologia) e la tecnica (l’uso di internet) influenzano non solo i contenuti della letteratura ma anche il modo stesso di produrla. Perciò non sarebbe il momento di cancellare lo stereotipo che contrappone il mondo scientifico a quello letterario, così diffuso tra i giovani studenti contemporanei?

In attesa di una risposta auguriamo a Carmelo, che già pensa al suo secondo romanzo, un futuro brillante e vi invitiamo a giudicare voi stessi la sua opera ritirandola dai siti IBS o AMAZON oppure contattando direttamente l’autore attraverso il suo profilo Facebook, aspettando che l’edizione cartacea giunga in tutte le librerie della zona.

 

Antonio Sagoleo, Pasquale Blefari, Andrea Dattilo