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Un incontro ricco di stimoli e quesiti ancora aperti, quello tenutosi sabato sera presso la libreria Ubik di Catanzaro. L’argomento “Creazionismo contro evoluzionismo” ha riscosso una copiosa partecipazione, da parte di dottori, professori universitari, ma soprattutto da parte di molti studenti di medicina, i quali hanno sostenuto con la loro presenza il professore, Tullio Barni, restando molto soddisfatti della relazione.

 

Barni, docente di anatomia presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro, e curatore italiano dell’anatomia del Gray (Gray’s anatomy) , ha collocato al centro del suo intervento la questione antropologica posta dal darwinismo, ovvero l’origine evolutiva di tutti gli organismi viventi e dunque anche dell’uomo. Avrebbe dovuto essere presente altresì, Massimo Iritano, filosofo e autore di numerosi saggi, fra cui “Teologia dell’ora nona” e “Il pensiero di Sergio Quinzio tra fede e filosofia” che per impegni non è potuto essere presente.

La teoria sostenuta, attesta che, l’evoluzione non vede come “end point” l’uomo, che è antropologicamente fatto per trovare un senso a qualsiasi cosa, o meglio citando le parole del professore: << non è possibile leggere il comportamento umano dal punto di vista scientifico. In tal modo si rischierebbe di cadere in prescrizioni, leggi, che in realtà non esistono per governarlo. Non c’è un comportamento morale, immorale secondo la legge della natura>>.

<<Ci sono buchi nella conoscenza – continua Barni – che la scienza ha colmato; siamo fatti per riempire ciò che manca>>.

Per spiegare di cosa si “interessa” l’evoluzione, ci si è soffermati su più argomenti, a partire dalla selezione naturale di Charles Darwin fino a toccare l’esempio del tumore, scritto nel nostro Dna; il loro aumento è legato all’allungamento della vita, e all’evoluzione non importa che nel nostro corpo si manifestano neoplasie, ma si interessa di far giungere l’individuo alla pubertà, rendendolo capace di procreare, per assicurare la progenie.

Circa il Creazionismo, per far comprendere la differenza con l’evoluzione precedentemente descritta, puntuale il riferimento alla famosa casa di arredamenti, scandinava, l’Ikea, che rilascia a quanti comprano un modello della loro industria il foglio di istruzioni, su come comporre i pezzi; ecco nell’evoluzione, al contrario, non ci sono programmi, la selezione è casuale.

Per poter snocciolare, affrontare in maniera esaustiva l’argomento di ampio raggio, saranno certamente organizzati nuovi incontro.

 

Elena Verzì