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- Scritto da Pasquale Blefari
- Categoria: Cultura
- Pubblicato: 09 Dicembre 2013
- Visite: 2758
Africa, l'immenso continente delle infinite bellezze naturali, delle inesauribili ricchezze minerarie, delle affascinanti tradizioni che risalgono alla notte dei tempi. Ma anche delle sanguinose e interminabili guerre, della povertà diffusa, delle temibili malattie.
Sono state queste contraddizioni e le possibilità di sviluppo al centro della discussione tenuta sabato 7 dicembre nei locali del complesso scolastico di Benestare, in occasione della presentazione del saggio "Cosa manca realmente all'Africa?", scritto da Giscard Kevin Dessinga. Il convegno, moderato dalla giornalista Rossella Garreffa, è stato impreziosito dagli interventi di Rosario Rocca, Sindaco di Benestare, comune impegnato nella solidarietà verso gli immigrati, Franco Blefari, poeta, Don Rigobert Elangui, Parroco della locale comunità e originario come l'autore dal Congo, e l'autore stesso, Padre Francescano e dottore in Lettere e Filosofia.
Sviluppo, è di questo che l'Africa ha bisogno, e non più, come afferma lo scrittore, della "carità falsa e ipocrita, ma dell'aiuto che porta a non aver più bisogno di aiuti, della libertà di essere e di pensare". Sviluppo che l'Africa non ha potuto raggiungere negli anni tirannici del Colonialismo, e che non riesce a conseguire ancora oggi, nel periodo del neocolonialismo. Vari sono i motivi, che i relatori hanno elencato e che possono essere riassunti nella teoria delle "tre C": complotto internazionale, portato avanti dalle multinazionali che sfruttano il territorio e prosciugano le risorse, dai governi internazionali, e dai mass-media, che danno una informazione distorta e tendenziosa; complotto nazionale, da parte dei politici africani, perchè "quando i topi del giardino vengono a mangiare il formaggio in casa, la strada gli è stata mostrata ed indicata dai topi di casa"; complotto personale, colpa di quei cittadini africani che vivono sulle sofferenza dei propri fratelli, e sopratutto dall'ignoranza, perchè "ignoranza ed indigenza sono le armi più potenti per sottomettere un popolo". E l'esigenza di combattere l'ignoranza e favorire l'istruzione, a partire dalla scuola pubblica, è stato il tema che con più forza è stato ribadito da tutti gli oratori. Forza della scrittura ben compresa da Padre Dessinga, appunto per questo deciso non più a tramettere solo a voce le sue idee ma di imprimerle sulla carta, e che sogna di aprire la prima casa editrice in Congo. Un'opera di divulgazione che dovrà coinvolgere obbligatoriamente gli altri uomini di cultura africani, per creare una coscienza e cambiare l'uomo, perchè, dice Don Rigobert "bisogna mettere al centro l'uomo, perchè se non cambia l'uomo niente può cambiare ".
Una situazione, quella del sud del mondo, che ha purtroppo molto in comune con il nostro sud, un sud che ha anche una forte fame di sviluppo, da raggiungere prima di tutto, come ha ricordato il Presidente della Commissione Diocesana di Giustizia e Pace presente fra il pubblico e intervenuta, superando i sempre presenti vittimismi.
Un libro da leggere "Cosa manca realmente all'Africa?", per aprire un dibattito con gli altri e con se stessi.
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