CalabriaInforma

Valutazione attuale: 5 / 5

Stella attivaStella attivaStella attivaStella attivaStella attiva
 

Ieri Domenica 26 Gennaio, presso la sede del caffè letterario LaCava, è stato presentato il libro “Il segreto del Miserabile” di Gianfranco Cammarata, psicoterapeuta siciliano, già alla sua seconda fatica letteraria. Uomo razionale,che non pensa di aver avuto una “chiamata” alla scrittura del romanzo,bensì di aver avuto la “volontà” di scrivere il suo romanzo.

 

Nella sede del caffè letterario LaCava,sita nel corso Umberto I di Bovalino, si sente l’odore della cultura e si tocca con mano la vita dello scrittore Mario. L’ambiente ,arredato con fotografie della vita di LaCava, acclima l’animo del visitatore che sente la voglia di leggere ,come il pellegrino che entra in una Chiesa e sente spontaneo il dovere di segnarsi con la croce . Non potrebbe essere paragonata ad altra, se non a questa, l’emozione, di chi è un pò sensibile alla cultura, entrando in casa LaCava. E tutto fa atmosfera,la luce soffusa,il primo piano dello scrittore in una foto e anche vecchi libri aperti su un tavolino, come se Mario LaCava li avesse lasciati in quel modo con l’intenzione di riprenderne la lettura un domani,che sarà difficile che arrivi.

Mimmo Calabria, presidente del Caffè Letterario LaCava, presenta l’autore ed il libro, e si entra nel vivo dell’incontro che vedrà come protagonista “Il segreto del Miserabile”. Un libro che si lascia leggere da chiunque, nonostante affronti temi lontani,alti e a tratti filosofici, come l’amicizia ,l’amore, la giustizia. Questa capacità di entrare subito nell’animo del lettore è data dalla struttura del testo, in cui prevalgono: “Frasi brevi,che terminano con un punto per poi andare subito a capo,come fossero affermazioni”, come ha osservato Calabria.  Un libro che racconta tante storie che sono ognuna a se stante,ma, allo stesso tempo, collegate l’una all’altra.

 E su tutte le storie, su tutti i personaggi, Caterina,Lorenzo,il prete,il falso “uomo per bene” ecc. ,su tutto prevale un uomo che “non era più il fusto che doveva essere da giovane” : Don Tano Blo,il “Miserabile”.  Questo personaggio non è del tutto di fantasia, ma si ispira ad un uomo conosciuto da Cammarata.

Don Tano è un povero senzatetto ,che a primo impatto,anche guardando la fotografia che lo ritrae sulla copertina del romanzo, assomiglia al nostro “Don Filippu” meglio detto  “u pisciaturi”,anche lui clochard. Anche la descrizione data alla prima pagina del romanzo, riporta alla sua figura: “una lunga barba bianca colorava il viso pallido,punteggiato da diverse macchie scure sulla pelle”  oppure “calzava dei pantaloni che facevano venire il sorriso sulle labbra”.

Centosettantanove pagine che raccontano tante storie di vita,che ,collegate tutte insieme , compongono,come tante piccole tessere colorate, un mosaico di emozioni che travolge il lettore.

Non resta che augurarvi una buona lettura.

Riferimenti bibliografici:

Gianfranco Cammarata, “il segreto del Miserabile”, ed. ZonaContemporanea

(in foto: Mimmo Calabria e Gianfranco Cammarata)