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favasuliscaglioneL’afa da record non ha rovinato la bella serata di poesia in vernacolo calabrese e di musica d’autore che si è svolta ieri 3 agosto 2017 con inizio alle ore 22 circa nel Parco delle Rimembranze (meglio noto come Villa Comunale). La manifestazione, denominata: “Vernacolando...poesia e musica”, è stata organizzata dall’UPDC (Unione Poeti Dialettali Calabresi) ed è stata patrocinata dal Comitato Festa di S. Francesco e dal Comune di Bovalino. E’ stata una rassegna di poesie in vernacolo che attraverso usi, costumi e tradizioni locali ci hanno fatto fare un tuffo nel passato e rivivere le emozioni d’un tempo, attimi fatti di piccole cose ma ricchi di valori umani che oggi, purtroppo, stanno pian piano scomparendo. Presentatrice della manifestazione Enrica Trichilo.

E’ stato uno spettacolo nello spettacolo, alla declamazione appassionata delle bellissime poesie in dialetto, l’artista tenore Domenic Scaglione, Direttore artistico della Entertainment & Events ABC, accompagnato alla chitarra dal maestro Alessandro Alia, ha affiancato un repertorio di canzoni d’autore che hanno lasciato un segno indelebile nel panorama musicale italiano ed internazionale (particolarmente apprezzata ed applaudita “Vecchio frack” di Domenico Modugno). “L’unione dei poeti -ha detto uno dei due Corrdinatori (che sono i Signori Macrì e Mediati)- è nata con l’intento di mantenere vive quelle che sono le nostre radici, ci stavamo accorgendo che il dialetto con la nuova leva dei giovani stava pian piano scomparendo, il nostro intento è quindi quello di farlo riemergere mantenendo vivi quei vocaboli che oggi, se chiesti ad un ragazzo, sembrano essere parole incomprensibili  provenienti da paesi a noi lontano”.

I saluti di rito sono stati fatti dal Sindaco di Bovalino, Avv. Vincenzo Maesano, che si è detto particolarmente felice ed entusiasta dell’evento perché ricade proprio all’inizio dei festeggiamenti civili del Santo Patrono (S. Francesco di Paola). “E’ molto importante rivalutare il nostro dialetto perché con esso si rivaluta tutta la nostra storia fatta di usanze e tradizioni che non devono andare disperse, anzi bisogna rivalutarle (ed ogni occasione è buona !) per tramandarle alle future generazioni. Sono molto felice anche di ospitare non solo i poeti del nostro paese (Musitano e Ruffo) ma anche i tanti amici provenienti dal nostro comprensorio e che ci hanno voluto regalare un momento importante del loro prezioso tempo”.

Tutti i poeti sono stati suddivisi in tre gruppi che si sono intervallati con il momento musicale del Maestro Scaglione, 1° gruppo: Paolo Landrelli (Bombile), Saverio Macrì (Benestare), Mimmo Fabiano (S, Nicola d’Ardore), Giovanni Ruffo (Bovalino); 2° gruppo: Pepè Cavallaro (Bianco), Pasquale Maressa (Capo Spartivento), Bruno Versace (Bianco), Pasquale Favasuli (Africo), Vincenzo Cordì (Locri); 3° gruppo: Mimmo Favasuli (Africo), Filippo Musitano (Bovalino), Gianni Favasuli (Africo), Totò Mediati (Brancaleone) Franco Blefari (Benestare).

Qualcuno potrebbe pensare che la poesia dialettale sia collocata su un gradino inferiore a quello della lingua italiana, ma nella realtà non è così e lo testimoniano i tanti eventi che di continuano vengono organizzati e proposti per riportare alla luce non solo un modo di parlare ma addirittura di pensare che oggi potremmo definire, senza paura di sbagliare, un ritorno al passato che ci proietta verso un nuovo futuro fatto di vocaboli, di strumenti, di attrezzi e quant’altro necessario per riscoprire il vero sapore della vita.trichilo

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