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Sapete quanti siamo in Italia ad avere un account Facebook? Siamo oltre 28 milioni. Se consideriamo che gli italiani che usano regolarmente internet sono stimati in circa 29 milioni, la penetrazione di Facebook è di circa il 96%.

Un dato notevole. Non c’è dubbio: a noi italiani il social di Zuckerberg piace proprio tanto.

Eppure in quanti sanno cosa significa per Facebook la nostra presenza attiva sul canale?

Quando siamo su Facebook e anche quando navighiamo in altri siti tenendo attiva la connessione a Facebook, il social network di Zuckerberg ci sorveglia e raccoglie dati su di noi. Ogni pagina del Web che contiene un “Mi piace” o “Condividi” di Facebook contribuisce a questa raccolta.

La scorsa estate il Washington Post ha analizzato il funzionamento della profilazione di Facebook, elencando circa 98 tipologie di informazioni che il social network raccoglie su di noi.

Si va da quelli più "scontati" (come localizzazione, età, sesso, lingua) fino a quelli più privati. Ogni cosa che raccontiamo di noi sui social è un dato prezioso per Facebook che vede in esso una fonte di guadagno.

Ad esempio sapevate che Facebook riesce ad ottenre anche informazioni sul reddito degli utenti? E ancora sulla proprietà di case, sul valore della casa che si possiede, sull’orientamento politico, sul datore di lavoro, sulla tipologia di ristoranti frequentati, sui viaggi, e molto altro ancora.

Non sarà troppo?

Se vi va di intervenire limitando lo strapotere di Zuckerberg sappiate che è possibile porre qualche limite. Al link https://www.facebook.com/ads/preferences/edit/ potete modificare o cancellare alcune informazioni che vi riguardano e che Facebook vende agli inserzionisti.