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196023413 4189911881074841 1178447225589156248 nSembra di rivedere quello che accadde a Locri nel recente passato quando tutti gli avversari politici del Sindaco Calabrese furono costretti, alle ultime amministrative, a mettersi insieme per contrastare la forza elettorale del primo cittadino.

Si fa sempre più probabile la posizione che vede l’Avv. Giuseppe Serranò come avversario dell’attuale Sindaco Avv. Vincenzo Maesano in un contesto magmatico per il competitor originario di Bruzzano che rimane forte dell’appoggio di Sebastiano Primerano, che non gli evita, però, di subire veti continui dagli interlocutori.

Quest’ultimo è il vero kingmaker delle operazioni elettorali che partono da una base già conosciuta ossia i gruppi politici che cinque anni fa sostennero la candidatura del dott. Franco Gangemi, anche se, questa volta, ci solo degli equilibri diversi.

Nel 2017, infatti, il “pallino” era tenuto dal dott. Luigi Giugno che sponsorizzò, tessendone le candidature, la lista di “Impegno e Partecipazione”, questa volta, invece, l’ex consigliere provinciale agisce in posizione defilata e quasi smarcata dal contesto.

Se per Giugno potrebbe trattarsi di sola tattica, così non è per Gangemi che è realmente lontano da questa compagine e da più parti, addirittura, giungono voci di un possibile sostegno all’attuale Sindaco Vincenzo Maesano chiesto dalle persone più vicine al capogruppo di minoranza.

In ogni caso, sul tavolo, per ora, ci sono solo discussioni sulle posizioni in Esecutivo che non riescono a far giungere a una soluzione, considerato che Serranò chiede di non essere un Sindaco fantoccio, ma vuole (giustamente) un margine di manovra per la composizione della Giunta.

In questa ipotesi, è naturale che gli spazi per un accordo sulle cariche di punta è difficoltoso anche perché, a quanto pare, alcuni possibili candidati in lista, diversi dai referenti al tavolo delle trattive, affermano di aver ricevuto rassicurazioni sul fatto che saranno nominati assessori (peraltro con le stesse deleghe).

I ben informati dicono che qualche giorno fa c’è stata una riunione nella quale è stato prospettato il nome di Mario Ientile come alternativo a quello di Giuseppe Serranò, ma pare che sia stato solo un nome da “bruciare” sul tavolo delle trattative per creare una dicotomia che avrebbe comportato la creazione del c.d. “candidato di superamento” individuato in Bruno Squillaci che rimane, con il suo gruppo, isolato sia da Nuova Calabria sia nel tavolo delle trattive per la nuova compagine.

Insomma, situazione complicata in special modo se si pensa che intorno a questa compagine si aggirano amministratori del passato come Zappavigna e Tommaso Mittiga che per la seconda volta (la prima fu con Gangemi) mettono da parte le vecchie ruggini e tentano di rivalersi sul sindaco di Agave.

Stando così le cose pare che si crei una lista dal sapore retrò, agganciata a vecchi schemi di composizione che creano, in caso di vittoria, difficoltà a governare considerata la differenza di visioni e l’assenza di una vera amalgama.

Anche in casa Maesano pare ci siano interessanti movimenti dei quali vi parleremo nel prossimo articolo.