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Giunge una notizia succulenta, dato il periodo, al nostro giornale. Alle 13.00 circa di oggi, lontano da occhi indiscreti, si sarebbe svolto un incontro tra il dott. Gigi Giugno, l’Avv. Mario Mazza e il dott. Caccamo, in una zona appartata di Bovalino e poi continuato, causa pioggia, in un bar del centro del paese. Nulla di male, sia chiaro, ma in un periodo così focoso per l’approssimarsi della campagna elettorale, modalità, luoghi e tempi, fanno pensare a una riunione che avesse a oggetto la formazione delle liste per le prossime Amministrative bovalinesi.

Cerchiamo di fare una breve analisi, partendo dagli ultimi eventi.

Ieri la comunità ha appreso i risultati della riunione che venerdì si è svolta per dare sostegno alla candidatura del Dott. Mario Ientile che avrebbe visto la partecipazione di circa 40 persone, un po’ poche rispetto a quelle che avrebbero votato l’ex segretario a un famoso sondaggio nel quale su 3024 voti espressi avrebbe totalizzato 1.800 preferenze. Un chiaro segnale indirizzato al progetto “ViviBovalino” con l’intenzione di mettere all’angolo Sebastiano Primerano che rimane fermo sulla sua posizione e tira dritto per la sua strada. D’altronde è difficile poter tornare indietro perché dopo aver allungato il passo così tanto, dopo aver anche affittato la sede elettorale, il dietrofront sul nome di Serranò significherebbe una sconfitta politica con poche giustificazioni.

La strategia è quella di isolare Primerano rilanciando il tema della lista di centrodestra nel quale costringere l’entrata della componente di “Coraggio Italia” che, a quel punto, non potrebbe sottrarsi o dovrebbe farlo con motivazione convincente. Una decisione che, secondo i ben informati, è calata dall’alto dai vertici provinciali dei partiti del centrodestra.

Proprio in questo contesto si innestano Giugno e Mazza, da poco commisario cittadino della Lega, che tentano la mediazione tra i gruppi con uno scopo unico per uscire dall’impasse: il candidato di superamento ossia un nominativo che riesca a unire tutte le turbolente anime dell’antimaesanismo. Questo sentimento contro l’attuale primo cittadino, infatti, pare essere l’unico collante. Da più parti arrivano notizie sulla campagna elettorale, nelle case la frase più diffusa, da parte dei registi delle operazioni, è: “dobbiamo cacciare Maesano!”.

Non manca in questo quadro complicato l’ex Sindaco Tommaso Mittiga e non è detto che non accada quel che è accaduto nel 2010, quando il candidato in pectore, fino a qualche giorno prima della presentazione della lista, era il dott. Mario Ientile che poi si svincolò facendo largo all’ex preside quando ormai non si poteva più tornare indietro.

Alla fine il matrimonio si farà e costerà posizioni preziose perché qualcosa bisognerà pur portare in dote. E da questo punto di vista, rimanendo sulla similitudine, non mancano neppure i colombi che stanno facendo la spola, avanti e indietro, da Serranò a Ientile stando attenti ad altri rapaci che volano intorno, pronti a fare gli uccelli di superamento.

Certo è che un fidanzamento così burrascoso non è un buon preludio per una felice vita di coppia, ma è una mentalità diffusa dalle nostre parti quella che il matrimonio serve per “sistemarsi”.

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