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- Scritto da Chiara Nirta
- Categoria principale: Rubriche
- Categoria: Stille di cultura
- Pubblicato: 09 Luglio 2012
- Visite: 1749
Non so se vi siete mai accorti, cari signori Calabresi di cosa vi fiancheggia quando costeggiate la Ionica. Voi lo osservate mai tutto quel Mare? Specificatamente tra Bova e Reggio c'è una curva immensa che mozza il fiato in gola, e in cui lo sguardo si smarrisce nell'azzurro salino. E' un blu sterminato, una bellezza oltremodo palese. Sono sicura che avrete anche notato quanti metri di spiaggia sono inutilizzati, poco curati e privi di bagnanti.
E' vuoto. I motivi sarebbero da ricondurre ad un paio di "fattori scatenanti", primo dei quali la noncuranza regionale. Manca la struttura, tutto è lasciato in balia del nulla, non viene curato niente, hanno il paradiso nelle mani e lo lasciano marcire, i turisti non hanno voglia di venire a visitare la nostra regione talvolta per mancanza di struttura e per mancanza di civiltà. Non a torto. Io vivo a Bovalino Marina, un paese che amo, un paese dotato di una spiaggia bellissima, tanto quanto lasciata al caso, per non parlare del mare. Vi sono dei chioschetti fortunatamente molto piacevoli che mantengono le fattezze della spiaggia decorose, ma lembi di spiaggia sono completamente abbandonati e lasciati alla mercé del disfacimento. Mi chiedo se non sia corretto che il Comune si occupi di mantenere in condizioni non sufficienti ma in condizioni idilliache tutta questa risorsa infinita che è il nostro Lungomare, la nostra spiaggia. Spesso quando si tratta di andare in vacanza vengono citati come luoghi indicati alle ferie Rimini o Riccione, luoghi marittimi cui la nostra regione non ha nulla da invidiare, anzi. Il mare spesso è sporco lì (ma che dico sporco? Putrido), eppure perché la struttura c'è, le spiagge sono mantenute nel migliore dei modi, i servizi sono tra i più disparati è meta turistica optatissima. Mi domando, non potrebbe essere così anche all'interno della nostra regione? Noi che possiamo un mare diafano e cristallino che solo ad osservarlo c'è da rimanerci secchi. Perché l'amministrazione regionale, e più specificatamente quella Comunale non si occupa di garantirci un minimo di decoro? Nessuno parla. Anzi, quando fino a poco tempo fa ho redatto un articolo riguardante il "lesionamento" dei depuratori vicino il cosiddetto "Ponte di Malachia", luogo in cui la fogna indisturbata e non bonificata sfocia col suo marciume liberamente in mare sono stata additata quasi come una visionaria. E quell'odore nauseabondo da dove proviene? Voi lo sentite quando transitate in zona limitrofa? Oppure sono le mie narici che difettano di sentori troppo amplificati? Eppure la tassa sui depuratori viene saldata. Ma il servizio? Penso che ci sia sul serio da rattristarsi e incupirsi. Una connivenza e un "menefreghismo" ottuso si stanno inghiottendo la nostra terra ed i nostri paesi. Abbiamo l'oro nelle mani e lo lasciamo sbriciolarsi, sputiamo sulla bellezza e sulla grazia. Un altro ammonimento poi lo rivolgerei ai signori che generalmente s'accontentano di abbandonare i rifiuti sulla spiaggia, invece di gettarli negli appositi contenitori. Manchiamo anche di quel barlume di civiltà che ci contraddistingue dalle bestie. (Bestie estensivamente parlando, tanto di rispetto per gli animali, di cui non possediamo neppure lontanamente l'animo nobile). Quindi? Non vi rendete conto che così facendo ci gettiamo la zappa sui piedi? Che deturpiamo e stupriamo il nostro paese, la nostra casa, il luogo dove siamo nati e vivranno i nostri figli? Cosa vi costa essere civili? Un po' di vergogna non riuscite neppure a provarla? Il Rispetto è ben molto differente ed esula dal concetto che molti di voi hanno inculcato in testa: rispetto equivale innanzitutto a non svigorire né sporcare l'ambiente circostante in cui vivete, sia per voi che per gli altri, equivale ad educazione, è sinonimo di civiltà il rispetto. Ci sarebbe da discutere su queste tematiche più dettagliatamente e molto più a lungo, e vi confesso che sono anche stanca e stomacata di affrontare sempre discorsi ritriti e decantarli al vento. Non lamentiamoci quando ci accusano di essere incivili e strafottenti, sia cittadini che politici e amministratori, ci definiscono così a ragion veduta, tenendo conto di poche rare eccezioni esenti dall'insulto. Mi spiace. Continuiamo ad autoannientarci come se niente fosse... specialisti in merito. E' sufficiente un "ecchìmindifuttu" e lo stereotipo per eccellenza si manifesta in tutta la sua bruttura deleteria.
di CHIARA NIRTA.
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