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- Scritto da Chiara Nirta
- Categoria principale: Rubriche
- Categoria: Stille di cultura
- Pubblicato: 22 Maggio 2013
- Visite: 1511
A Torino nasce un'associazione culturale, ha nome 'Stazione delle Storie', fondata da Chiara Nirta, ragazza Bovalinese (Rc), trasferitasi al Nord per questioni di Studio. L'associazione, -dice Chiara- ha l'intento di coagulare attorno a sé tutte le giovani menti e condurle al confronto, ad emergere, a farsi strada a crescere assieme. Perché la Cultura salva e rende cittadini, non sudditi; perché i ragazzi non hanno solo bisogno di nozionismo, devono anche potersi nutrire di sogno e avere la possibilità di raffrontarsi, leggere ciò che amano, scrivere e dire la loro: in sostanza devono poter essere liberi e imparare il rispetto della diversa opinione, vivere come gli spetta! L'associazione è contro il leaderismo: sono tutti uguali in 'Stazione delle Storie', ognuno dice la propria, sbaglia, cresce e crea, il limbo degli intellettuali che ostentano competenze non interessa a Stazione delle storie. Chi ama la cultura non deve ostentare le proprie competenze deve essere umile ed umano, altrimenti ci si ridurrebbe come quei medici che svolgono meccanicamente il loro lavoro senza un briciolo di sensibilità nei confronti dell'umanità che sono chiamati a curare. 'Stazione delle Storie' vuole essere una scappatoie alla routine, uno smacco lacerante al grigiore di tutto ciò che è prestabilito e senz'anima, una via di fuga al ripetersi. 'Stazione delle Storie' non ti guarda in volto per giudicati, ti guarda in volto per conoscerti e semmai apprezzarti, nella tua individualità, nel tuo talento, nel tuo timore se occorre. E' qui per dirti: 'noi non facciamo male a nessuno, vogliamo solo poter sognare, perché siamo giovani e perché con la nostra freschezza e forza vogliamo dare al mondo un rinnovo di vita. Vogliamo scrivere, leggere, ridere sguaiatamente come si fa a vent'anni, come si dovrebbe fare a cento, perché la vita è troppo bella per lasciarsi abbattere dagli anni, e non importa se le delusioni e gli ostacoli sono tanti, noi siamo tenaci e armati bonariamente di libri, poesia, letteratura, antropologia e sorrisi veri. Siamo aperti a tutti e accogliamo i lavori di tutti, siamo folli da crederci e non falliremo, perché la potenza dei sogni è infinita e l'infinito permea ogni timore.' Questo è un piccolo sunto di quello che stazione con presunzione amorosa si permette di essere e 'Stazione' sarebbe onorata di annoverare anche i ragazzi del Sud per lavorare e crescere assieme a loro. Presto sarà approntato un sito, dove la passione e le attitudini di tutti saranno pubblicate, dalla fotografia, alla scrittura, alla poesia, alla proposta, al confronto. 'Stazione delle Storie' è un rifugio, un'opportunità, è la contrapposizione alla disillusione, i ragazzi devono poter essere liberi e avere uno spazio per manifestare il loro Essere, per potersi salvare dal disinganno che talvolta gli adulti e la società ci impongono, solo perché scordatisi cosa significa vivere col cuore a mille nello stomaco e col vento che fa breccia nei capelli, ma lungi da 'Stazione', noi ci contrapponiamo all'imobilismo, 'Stazione' mana correttezza e rettitudine ma anche forza e coesione, il Podio le spetta! Non un podio di ostentazione, ma un podio di vita piena, perché è un pugno unito di persone che ci crede e che vuole donare. 'Stazione delle Storie' perché qui 'LE STORIE SI FERMANO, CARICANO, SCARICANO E FORSE RIPARTONO...' (Si ringrazia Daniele Martinello per l'ideazione del motto che ci contraddistingue e non solo... si ringraziano i singoli componenti per la creatività, l'emozione, la gioia che infondono... fors'anche solo per la bellezza del loro sorriso dopo aver letto un libro, o essersi confrontati con l'altro).
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