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- Scritto da Pasquale Blefari
- Categoria principale: Rubriche
- Categoria: Viaggio nelle Radici
- Pubblicato: 28 Novembre 2012
- Visite: 2495
Sono le 5 del mattino, il suono dei tamburi fa da sveglia. Dalle porte delle case cominciano a uscire figure incappucciate che lentamente confluiscono in chiesa, quelle piccole donne anziane, vestite tutte di nero, che non si scorgono fino alla luce dell'entrata della Matrice, come fossero comparse dal nulla.
Alle 5:45 inizia la Funzione, una funzione solenne. Il manto dorato della Vergine che scintilla dietro ai fumi dell'incenso, le note e i versi del Magnificat, il Tota Pulchra , il Tantum Ergo, il canto delle litanie latine, l'elevazione del Santissimo Sacramento festeggiato dal suono delle campane e dei tamburi...
Un rito antico di 400 anni che ricorda i tempi andati, quando dalle frazioni e campagne vicine la gente saliva a piedi verso il borgo, con la lanterna in mano, i piedi scalzi e le scarpe legate intorno al collo per essere indossate solo in chiesa, per non sporcarle nel fango. Lo stesso fango che ognuno finita la celebrazione correva a zappare per il resto della giornata, tranne l'8 dicembre, il giorno della festa, in cui, come ancora qualcuno fa, ogni famiglia si raccoglieva intorno alla tavola per mangiare lo stocco, il cibo della festa.
Un rito di altri tempi, ma che continua a esistere, forse con lo spirito diverso ma sempre con la stessa intenzione, lodare la Protrettice di Bovalino Superiore, che come gratitudine per averlo salvata l'otto settembre del 1594 la festeggia due volte, nell'anniversario del miracolo e l'8 dicembre. Festeggiamenti organizzati sempre dall'Arciconfraternita Maria SS. Immacolata.
Arciconfraternita che si impegna a mantenere questa tradizione anche quest'anno, rinnovandola però, aggiungendo al piano religioso anche quello culturale. Le manifestazioni religiose cominceranno oggi, alle 18:30 con la Celebrazione Eucaristica preceduta dall'esposizione del Simulacro della Vergine. Le Sante Messe della novena avranno luogo sempre nella Chiesa Matrice alle 5:45 da giovedì 29 novembre fino al 7 dicembre. L'8 dicembre, oltre alla Funzione mattutina, sarà celebrata una serale alle ore 17:30. Seguirà un importante momento di cultura, che toccherà sia l'aspetto religioso, che quello storico e storico-artistico. Dopo i saluti del Priore Giuseppe Blefari, interverranno Don Nicola Commisso, Rettore del Seminario Vescovile "San Luigi Gonzaga" di Locri nonchè Dottore in Filosofia, che relazionerà sul Dogma dell'Immacolata Concezione nella storia della Chiesa. Continuerà il Dott. Gianfrancesco Solferino, storico dell'arte e membro del Circolo di Studi Storici "Le Calabrie", che spiegherà le caratteristiche della statua dell'Immacolata presente nella stessa chiesa e delle sculture lignee presenti nel territorio eseguite tra il XVI e XIX secolo. Infine, cocluderà la serata il Prof. Mario Panarello, anch'egli storico dell'arte e docente presso l'Università degli Studi della Calabria, che esporrà sul soggetto della Vergine Immacolata nella pittura in Calabria.
Si avvicinano anche le festività natalizie, e nel Borgo (e non solo) il pensiero non può che andare a Francesco Clemente. Chiunque in questo periodo non può che ricordarlo fra tavole, cartoni, colla, pittura, fili elettrici, impegnato alla realizzazione del magnifico presepe elettromeccanizzato, capolavoro che realizzava ogni anno dal lontano 1962, opera in cui metteva tutto il suo impegno e la sua arte. I giovani dell'Arciconfraternita hanno voluto seguire il suo esempio, e da tempo lavorano alla costruzione del presepe, cercando anche di concretizzare tutti gli insegnamenti che ci ha lasciato in questi anni. Il 26 dicembre ci sarà anche la messa in scena del presepe vivente, che lo scorso anno l'aveva visto anche qui impegnarsi a fondo.
Lui intanto, come ha detto qualcuno il giorno che in cui è venuto a mancare, sarà impegnato in cielo, a costruire il più grande e bel presepe mai visto. Ciao Ciccio
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