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- Dettagli
- Scritto da Pasquale Blefari
- Categoria principale: Rubriche
- Categoria: Viaggio nelle Radici
- Pubblicato: 20 Marzo 2013
- Visite: 2260
QuaresimaI quaranta giorni che precedono il Triduo Pasquale vengono definiti periodo di "Quaresima", dal latino "quadrigesima (dies)". Si commemorano i quaranta giorni passati da Gesù nel deserto prima dell'inizio del Suo ministero pubblico.
Fine principale è quello di purificare lo spirito per poter accogliere il perdono di Dio e il mistero della Pasqua. A questo scopo le celebrazioni della Quaresima sono cariche di intense preghiere e i fedeli sono esortati a fare opere di carità e penitenza. Dal IV secolo vengono prescritte in aggiunta il digiuno e l'astinenza dalle carni, che diverranno due dei punti principali. Se aggiungiamo a questo che il periodo di Quaresima coincide con quello in cui i campi producono meno, possiamo comprendere quanto fosse duro e sofferto dalla popolazione.
A Bovalino superiore, oltre alle Via Crucis che si svolgono ogni venerdì, un tempo ci si recava ogni sera in Chiesa per seguire l'Omelia che il Predicatore, venuto da lontano per celebrare le funzioni della Quaresima e della Settimana Santa, eseguiva da sopra un magnifico pulpito in noce, oggi andato perso, e di cui resta solo un piccolo Crocifisso. Da dieci anni a questa parte le Via Crucis degli ultimi tre venerdì di Quaresima non si svolgono in Chiesa ma in strada, partendo dalle Chiese di Pozzo il primo, Biviera il secondo e dalla Matrice il terzo venerdì, per concludersi sempre al Calvario. Nell'ultimo venerdì che precede la Domenica delle Palme inoltre (Venerdì di Passione dei sette dolori della B.V. Addolorata), la celebrazione è preceduta dall'esposizione della settecentesca statua lignea raffigurante la Vergine Addolorata, scolpita a Napoli da Vincenzo Lionetti. La tradizione orale racconta come in quel giorno in passato venisse portata dalla cappella del castello, dove era costudita per il resto dell'anno, alla Chiesa, per le celebrazioni del Triduo Pasquale.
Domenica delle Palme
"Il giorno seguente la gran folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore,il re d'Israele" Gv 12, 12-13
La Domenica della Palme ha inizio la Settimana Santa, i sette giorni in cui più di tutto il resto dell'anno, la liturgia si concentra sul ricordo della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo. Già dai primi secoli, a Gerusalemme, la Settimana Santa aveva inizio con la processione delle palme, rievocazione dell'ingresso messianico del Salvatore nella città simbolo terreno della Città Celeste, acclamato dalla folla festante che sventolava e stendeva ai suoi piedi rami di palma. Dal VII secolo è chiamata, appunto, Dies Palmarum.
A Bovalino Superiore, alle 10:30 del mattino, i fedeli e i confratelli si recano nella Chiesa dedicata a Santa Caterina V.M., posta nella parte bassa del paese, la "Guarnaccia". Portano in mano rametti di ulivo e foglie di palma, spesso intrecciate a forma di Croce o altre figure. Le foglie usate sono i germogli bianchi che si trovano al centro della palma, nascosti dai rami già cresciuti. I rametti così composti vengono qua benedetti dal sacerdote, assumendo così per i fedeli quasi virtù miracolose, tanto da venire esposti come protezione nei campi e nelle case. Dopo la benedizione, dalla Chiesa di Santa Caterina si sale in processione sino alla Chiesa Matrice, dove si svolge il resto della celebrazione. Le strade dal Castello in su sono addobbate con rami di palma e ulivo, come se quello del castello sia l'ingresso alla Città Santa. E' un giorno di festa, ma non manca la riflessione sulla Passione di Cristo, ricordata in modo particolare con la lettura dei versetti dei Vangeli che la narrano.
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