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- Scritto da Federica Giorgi
- Categoria principale: Rubriche
- Categoria: Viaggio nelle Radici
- Pubblicato: 08 Aprile 2012
- Visite: 2617
Ogni anno le tradizioni vengono rispettate nel calendario liturgico e, anche quest’anno, la settimana santa ha visto il propagarsi delle diverse manifestazioni.
A San Luca le festività sono molto sentite e, in vista della Santa Pasqua, ci si prepara a partecipare a quelli che sono i tradizionali appuntamenti che iniziano il giovedì santo e terminano la domenica con l’immancabile “cunfrunta”. La settimana che precede la Pasqua quindi è colma di celebrazioni attraverso le quali si cerca di rivivere le sofferenze di Gesù. Il giovedì santo è la prima Santa messa per rivivere l’ultima cena di Gesù con gli apostoli e la lavanda dei piedi degli stessi, a San Luca al termine della celebrazione si distribuisce il pane ai fedeli, offerto da qualche famiglia per grazia chiesta o ricevuta. Il venerdì Santo poi, si celebra la passione di Cristo quindi si rivivono i momenti attraverso la messa e attraverso lo spostamento della statua della Madonna Addolorata presso una delle case del borgo antico vicino alla chiesa, dove le donne si recano per piangere la morte “du caru fijju”. Il venerdì sera si assiste alla cosiddetta “Chiamata” : viene annunciata alla Madonna la morte del figlio. La mattina del sabato santo si fa una processione definita “processione a storta” con la quale le tre statue di San Giovanni Apostolo, della Madonna e di Gesù Morto si portano dalla chiesa al calvario e dal calvario alla chiesa. Per tutto il sabato ci si reca in chiesa a far visita alla Madonna e a Gesù morto. Il Sabato sera si annuncia la resurrezione di Cristo attraverso una messa celebrata a mezzanotte. La domenica poi, si ha l’affruntata che si celebra per le strade del paese attraverso delle processioni che partono dalla chiesa e dal calvario. La Madonna in lutto, posta nelle prime ore del mattino nel Calvario, piange ancora la morte del figlio, circondata dalle donne. Intanto dalla Chiesa parte la statua di San Giovanni che, portata dai ragazzi della Chiesa, fa avanti e indietro dal Calvario per 9 volte in delle corse che aumentano di velocità verso la fine e che hanno come scopo l’annuncio alla Madonna della resurrezione del figlio il quale, sul finire dei “viaggi” di San Giovanni, si avvicina verso il luogo nel quale si celebra l’incontro fra Madre e Figlio. La Madonna intanto dal Calvario, nel corso dei 9 viaggi, si muove verso il cosiddetto “garage” dove, appunto avviene l’incontro. Alla fine dei 9 viaggi, San Giovanni fa incontrare i due provenienti da strade opposte: nel momento in cui la Madonna, ancora coperta dal manto nero, vede il figlio vivo, viene “svelata” e appare in tutto il suo splendore in un bellissimo abito azzurro.L’Affruntata è un rito che si celebra da tantissimo tempo nel paese ed è une delle manifestazioni più attese dell’anno poiché la tradizione, il rito si unisce al folklore; in numerosi accorrono per assistere alla “svelata” della Madonna che trasmette gioia, pace e serenità. È il momento più emozionante perché soprattutto le donne anziane del paese cercano di avvicinarsi per toccare la Madonna che, in questi momenti, diventa miracolosa sempre di più e tutti, con parole, sguardi chiedono e si aspettano di ricevere ciò che sta loro a cuore. Cosa dire di questa giornata? È un momento di incontro, di saluti nel quale si rivedono vecchi amici, si gioisce, ci si emoziona e si piange.. se tutto questo, anno dopo anno, richiama a casa i giovani che studiano fuori, gli emigranti, chi manca da tanti anni, vuol dire che “ a cunfrunta” ha la capacità di trasmettere e rafforzare la fede.
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