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- Scritto da Pasquale Blefari
- Categoria principale: Rubriche
- Categoria: Viaggio nelle Radici
- Pubblicato: 01 Dicembre 2013
- Visite: 2034
Sono le 5 del mattino, il suono dei tamburi fa da sveglia. Dalle porte delle case cominciano a uscire figure incappucciate che lentamente confluiscono in chiesa, quelle piccole donne anziane, vestite tutte di nero, che non si scorgono fino alla luce dell'entrata della Matrice, come fossero comparse dal nulla.
Alle 5:45 inizia la Funzione, una funzione solenne. Il manto dorato della Vergine che scintilla dietro ai fumi dell'incenso, le note e i versi del Magnificat, il Tota Pulchra , il Tantum Ergo, il canto delle litanie latine, l'elevazione del Santissimo Sacramento festeggiato dal suono delle campane e dei tamburi...
Un rito antico di 400 anni che ricorda i tempi andati, quando dalle frazioni e campagne vicine la gente saliva a piedi verso il borgo, con la lanterna in mano, i piedi scalzi e le scarpe legate intorno al collo per essere indossate solo in chiesa, per non sporcarle nel fango. Lo stesso fango che ognuno finita la celebrazione correva a zappare per il resto della giornata, tranne l'8 dicembre, il giorno della festa, in cui, come ancora qualcuno fa, ogni famiglia si raccoglieva intorno alla tavola per mangiare lo stocco, il cibo della festa.
Un rito di altri tempi, ma che continua a esistere, forse con lo spirito diverso ma sempre con la stessa intenzione, lodare la Protrettice di Bovalino Superiore, che come gratitudine per averlo salvata l'otto settembre del 1594 la festeggia due volte, nell'anniversario del miracolo e l'8 dicembre. Festeggiamenti organizzati sempre dall'Arciconfraternita Maria SS. Immacolata.
Arciconfraternita che si impegna a mantenere questa tradizione anche quest'anno. Le manifestazioni religiose hanno avuto inizio il 28 novembre, con la Celebrazione Eucaristica preceduta dall'esposizione del Simulacro della Vergine. Le Sante Messe della novena avranno luogo sempre nella Chiesa Matrice alle 5:45 da venerdì 29 novembre fino al 7 dicembre. L'8 dicembre, oltre alla Funzione mattutina, sarà celebrata una serale alle ore 16:30. Saranno officiate dal nuovo Parroco, Don Rigobert Elangui, che ha già dimostrato la sua forte volontà e voglia di fare, nonostante gli impegni che la guida di due parrocchie gli comporta, soprattutto con l'aver riportato nella comunità parrocchiale le attività dell'A.C.R., un atto che da un motivo in più alle famiglie che sono state costrette o hanno deciso di risiedere ancora nelle piccole, storiche frazioni di Bovalino Superiore, Biviera e Pozzo di sentirsi meno abbandonate e che dona ai giovanissimi una possibilità di svago e formazione.
Si avvicinano anche le festività natalizie, e nel Borgo (e non solo) il pensiero non può che andare ancora a Francesco Clemente. Chiunque in questo periodo non può che ricordarlo fra tavole, cartoni, colla, pittura, fili elettrici, impegnato alla realizzazione del magnifico presepe elettromeccanizzato, capolavoro che realizzava ogni anno dal lontano 1962, opera in cui metteva tutto il suo impegno e la sua arte. I giovani dell'Arciconfraternita, quest'anno ancora più numerosi, hanno voluto seguire il suo esempio, e da tempo lavorano alla costruzione del presepe, cercando anche di concretizzare tutti gli insegnamenti che ci ha lasciato in questi anni. Il 26 dicembre ci sarà anche la messa in scena del presepe vivente, evento che lo aveva visto tra gli ideatori e i promotori più impegnati nella preparazione del primo anno.
Lui intanto, come ha detto qualcuno il giorno che in cui è venuto a mancare, sarà impegnato in cielo, a costruire il più grande e bel presepe mai visto. Ciao Ciccio.
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