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Un insieme di cittadini appartenenti al gruppo “Genitori per la Dad Reggio Calabria”,costituito prevalentemente da genitori, ha sottoscritto un istanza inoltrata al Signor Sindaco, per conoscenza a S.E. Il Prefetto, nonché all’attenzione della task force emergenza Covid del Comune di Reggio Calabria,facendo presente che:
• l’emergenza epidemiologica, in corso da ormai un anno, sta attraversando purtroppo una fase molto delicata, soprattutto nel nostro territorio, come testimoniano i costanti numeri di positivi riportati dai bollettini: da qualche settimana nella nostra città è preoccupante l’aumento dei contagi tra la popolazione scolastica, come testimoniato dai numerosi casi di positività, di quarantene di intere classi e di chiusure di numerosi plessi scolastici cittadini.
• il fenomeno, come dichiarato da autorevoli esperti scientifici, potrebbe essere correlato
alla circolazione delle varianti del virus, probabilmente più contagiose tra i giovani.
Inoltre, secondo alcuni dati riportati dal Dott. Paolo Spada, chirurgo dell’Humanitas Milano nella sua rubrica Facebook “Pillole di Ottimismo”, è evidente un aumento percentuale del contagio nella fascia di età 0-9 anni e 10-19, di seguito il link con la relativa slide 30 :https://public.flourish.studio/story/722265/?fbclid=IwAR2-DItOdYP-8Wqgzgqwow_xYpil80Ev9YoQ79CGdtCkVwoVqWfXwiMzJk, preoccupazioni rilanciate dall’epidemiologa Stefania Salmaso, che in un intervista ha evidenziato come nell’ultimo monitoraggio dell’Associazione Italiana di Epidemiologia, https://www.epidemiologia.it/,è stato riscontrato un aumento dei casi fra i bambini al di sotto dei dieci anni, tali preoccupazioni sono ulteriormente confermate dalle notizie di numerosi casi tra i minori a Corzano (BS),Chiusi (SI), Roccagorga (LT), nelle Marche, in Abruzzo e soprattutto in Umbria, fenomeno verosimilmente dovuto alla
circolazione delle pericolose varianti, infine ma non ultima come fonte di ulteriore
preoccupazione, l’intervista al Dott. Minasi, Direttore dell’unità operativa di pediatria del Grande Ospedale Metropolitano,pubblicata su Gazzetta del Sud del 15 febbraio u.s., nella quale viene data notizia di tre casi di pazienti in età pediatrica con Mis-c ,una grave sindrome infiammatoria multisistemica correlata al Covid.
I genitori sono consapevoli che l’adozione di misure alternative e temporanee, se da un lato garantisce la salute e contemporaneamente il proseguimento dell’istruzione scolastica, di ogni ordine e grado, d’altro lato limita la socialità e ingenera probabili disuguaglianze tra quegli alunni che non hanno la possibilità di essere seguiti dai genitori, o tra quegli alunni che, in mancanza di supporti tecnologici, non hanno la possibilità di seguire le lezioni a distanza (eziologicamente scaturite da una mancanza di scelte e misure adeguate da parte del governo centrale). Tuttavia, “ubi maior, minor cessat”, considerando indispensabile il bilanciamento tra diritti costituzionalmente garantiti, ovvero quello alla salute (art.32 cost.) e all’istruzione (art.34): la didattica a distanza si è rivelata essere un valido strumento alternativo a garanzia dell’istruzione in sicurezza e di certo, secondo l’esperienza comune, non rappresenta un vulnus per l’apprendimento dei bambini.
Il Gruppo, pertanto, ha richiesto ai singoli rappresentanti istituzionali, ciascuno per quanto di competenza, di valutare la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e l’attivazione della DAD, quale misura di prevenzione e sicurezza nei confronti della popolazione scolastica e delle tante persone fragili conviventi con i ragazzi, spesso incolpevoli portatori asintomatici dell’infezione.