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Andrea: ciao Juan, parliamo un po' di te. Dove sei nato e cresciuto? Quando hai iniziato a giocare a pallone?
 
Juan: ciao Andrea, sono nato e cresciuto a Maracaibo in un quartiere di nome Veritas e ho iniziato a giocare piccolissimo per strada con i ragazzi del posto.
 
Andrea: è vero che fin da piccolo ti hanno assegnato un soprannome con cui ancora adesso ti chiamano?
 
Juan: si, da piccolo hanno incominciato a chiamarmi “catire”, che in italiano vuol dire biondo, perché portavo i capelli lunghi e ovviamente erano biondi. Soprannome che mi piace.
 
 Andrea: com’è stato lasciare il Venezuela per trasferirsi in Italia?
 
Juan: beh, lasciare la mia famiglia per andare in un posto così lontano non è stato facile, ma ho sempre desiderato giocare in Europa e quando si è prospettata l’opportunità, nel 2016, di approdare in Italia non ci ho pensato due volte. 
 
Andrea: a quale giocatore ti ispiri e quali sono le tue caratteristiche principali?
 
Juan: da piccolo guardavo tanto Ronaldo (il fenomeno), visto che giocavo attaccante. Arretrando il mio raggio di azione mi ispiro a giocatori come sono stati Pirlo e Gattuso, cerco di prendere la tecnica del primo e l’aggressività del secondo, con le dovute proporzioni ovviamente. In attività seguo molto Modric e Verratti.
 
 Andrea: sei qui da poco, che impatto hai avuto con il mondo Asd Bovalinese 1911 e come reputi il campionato di eccellenza calabrese?
 
Juan: benissimo, anche perché ci sono molti ragazzi sudamericani che mi fanno sentire un poco a casa, ma vado d’accordo con tutti gli altri compagni e con tutti coloro che collaborano per questa squadra. Il campionato è difficile ma possiamo tranquillamente giocarcela con tutte le altre compagini. Sono rimasto piacevolmente impressionato dal numeroso pubblico presente nel derby contro il Locri, giocare davanti a tante persone per me è uno stimolo maggiore per dare sempre di più in campo.
 
 Andrea: dove vuole arrivare calcisticamente Juan Medina?
 
Juan: voglio arrivare più in alto possibile, la storia di Messias (Milan) insegna, partito anche lui dai dilettanti adesso gioca per una delle squadre più titolate al mondo.
 
 Andrea: grazie Juan per la chiacchierata e in bocca al lupo per il prosieguo della stagione.
 
Juan: grazie a te e se mi permetti voglio ringraziare Cosimo Falliti che mi ha fatto arrivare a Bovalino, il presidente della Gioiese Nicola Pulimeni e Maurizo, Fabrizio e Ilenia Crocitta che l'anno scorso in un momento difficile per me sono stati vicini. Forza Bovalinese!